Dati Movimprese III trimestre 2021

Osserfare, l’Osservatorio Economico della Camera di Commercio di Frosinone Latina, come di consueto, rende pubblici i dati Movimprese relativi al III trimestre 2021 sulla base dei dati messi a disposizione da Unioncamere e Infocamere.

 

DATI NAZIONALI

Alla crescita inconsueta in serie storica registrata in apertura d’anno, cui è seguito un secondo trimestre all’insegna di un ulteriore deciso avanzo, nel corso dell’estate si mantiene la velocità di crociera superiore al periodo pre-covid, atteso che il confronto con le cifre riferite all’analogo periodo dello scorso anno è penalizzato dalle “distorsioni” numeriche connesse alle riaperture.

Gli esiti algebrici riferiti alla terza porzione d’anno restituiscono su scala nazionale oltre 62mila unità aggiuntive, in leggera flessione rispetto all’analogo periodo pre-covid (-7%); il segnale più significativo dell’estate appena trascorsa è l’ulteriore deciso contenimento delle cessazioni, che si riduco di ¼ rispetto all’estate 2019, ad indicare la complessiva tenuta della base imprenditoriale esistente ed il perdurare della “discontinuità virale” in corso con la pandemia, mentendosi le chiusure su valori minimi in serie storica, grazie anche alla recente proroga delle moratorie sui prestiti fino a fine anno, seppur limitata alla sola quota capitale.

Dunque, tra luglio e settembre 2021, sull’intero territorio nazionale, alle quasi 62mila e 400 iscrizioni, pari ad un tasso di natalità in leggero rallentamento rispetto ai valori targati 2020 (+1,02%, a fronte del +1,09%, dell’analogo periodo dell’anno precedente e del +1,10% targato 2019), si sottraggono oltre 40mila e 100 unità, per un indice di mortalità che risulta in più sostenuto rallentamento allo 0,66% (rispetto allo 0,71% ed allo 0,87% riferiti al III trimestre 2020 e 2019).  

Il che genera una dinamica di crescita che su scala nazionale perde solo tre centesimi di punto in termini tendenziali (+0,36%, con un rimbalzo significativo rispetto al +0,23% dell’analogo periodo pre-covid, +60% in termini percentuali); in termini assoluti la crescita dello stock complessivo delle imprese è certificata da un avanzo demografico pari a 22mila e 258 unità (a fronte delle 13.848 riferite alla terza porzione del 2019).

Di seguito la tabella riepilogativa, riferita al III trimestre di ogni anno a partire dal 2011, delle iscrizioni e cessazioni e relativi tassi di natalità, mortalità e crescita su base nazionale:

Tab. 1 - Serie storica delle iscrizioni, delle cessazioni e dei relativi tassi per il III Trimestre dell’anno

Il grafico seguente illustra le evidenze quantitative sopra esposte:

Graf.1 - Andamento del saldo Totale Imprese. Serie storica III trimestre dell’anno

A sostenere le dinamiche espansive in primis le costruzioni, in ulteriore accelerazione grazie alla spinta dei bonus e superbonus; seguono le attività turistico-ricettive che mostrano uno sprint estivo significativo, mentre il commercio nel terzo trimestre difende le posizioni. Al riguardo, l’avanzo maturato fino a settembre di circa 9 mila attività commerciali risulta in controtendenza rispetto alle dinamiche negative del biennio precedente; nello specifico, il contributo più significativo è quello dalla componente al dettaglio delle vendite on-line che registra una crescita straordinaria, risultando più che doppia rispetto ai valori pre-pandemici, comunque largamente positivi (quasi 5mila e 700 unità, a fronte delle 2mila e 400 targate 2019). Il che da evidenza di come con la pandemia siano cambiate le abitudini di acquisto dei consumatori atteso che, secondo l’osservatorio del Politecnico di Milano, “…l’eCommerce è in questo particolare momento storico l’unico motore di crescita del commercio e gioca sempre più un ruolo rilevante e decisivo nelle strategie dei merchant e dei retailer..”.

 

Tornando ai segmenti turistico-ricettivi, la crescita è trainata dalla “ristorazione” che da gennaio a settembre mostra una dinamica più sostenuta che approssima i valori pre-pandemici; diversamente, occorre segnalare il bilancio ancora in rosso del segmento dei “Bar ed esercizi simili(pub, birrerie, enoteche..): 873 unità in meno da inizio anno, a fronte della sottrazione di 319 imprese targate 2020.

Si conferma, inoltre, la maggiore vivacità delle “Attività di professionali, scientifiche e tecniche”, peraltro in ulteriore consolidamento, risultando l’accentuazione più marcata anche se confrontata con i valori pre-covid; al riguardo, la “Consulenza d’impresa” amplia il divario rispetto all’analogo periodo pre-pandemico, con un saldo riferito ai primi nove mesi il 44% superiore. Altrettanto, il segmento della “Pubblicità e ricerche di mercato” prosegue il trend di crescita esponenziale (1.676 unità aggiuntive, a fronte delle 629 riferite ai primi nove mesi del 2019), in linea con le dinamiche fortemente espansive del mercato pubblicitario.

Peraltro, a tali segmenti, nel corso di quest’anno, si aggiunge la maggiore vivacità dei disegnatori grafici, tra i quali si evidenzia anche la specializzazione legata al web  (+119 unità aggiuntive da inizio anno, a fronte di 19 unità nell’analogo periodo del 2019), nonché delle attività di consulenza tecnico-scientifica (+652 unità, a fronte delle 415 targate pre-covid).

Tab. 2: Movimento delle imprese presso il Registro camerale per ramo di attività in ordine decrescente del saldo dello stock – Italia  III Trim 2021 e confronto in serie storica

La redistribuzione geografica dei saldi mostra una minore dispersione dei valori regionali e vede tornare il Lazio al primo posto nella graduatoria (+0,49%, a fronte del +0,36% nazionale), seguita da tre regioni del sud, dove la componente turistico-ricettiva ha un peso significativo.

L’attuale espansione, attestatasi al +0,49%, pressoché conferma il precedente +0,51% riferito all’analogo periodo 2020 ed il consolidamento della crescita rispetto alle risultanze pre-covid (+0,35% nel III trimestre 2019).

Come evidenziato su scala nazionale, anche nel Lazio si evidenziano le medesime dinamiche: tra luglio e settembre 2021, alle 7mila iscrizioni, pari ad un tasso di natalità in leggero rallentamento rispetto ai valori riferiti al biennio precedente (+1,08%, a fronte dell’+1,14% e dell’1,13% rispettivamente del 2020 e del 2019), si sottraggono quasi 4mila unità, per un indice di mortalità che risulta in più evidente decrescita allo 0,60% (rispetto allo 0,63% riferito al III trimestre 2020 ed allo 0,79% nel 2019). In termini assoluti, allo stock di imprese laziali si aggiungono ulteriori 3.188 unità (a fronte delle 2.279 realtà in più dell’analogo periodo pre-covid).

Il bilancio nei territori di Frosinone e Latina è positivo per 412 imprese (in leggero rallentamento rispetto alle 466 aggiuntive del terzo trimestre dello scorso anno, che comunque conteneva una sorta di “ritardo” imprenditoriale accumulati nei mesi del lockdown) e mostra una decisa accelerazione rispetto all’analogo periodo pre-covid (+271 unità il saldo riferito al terzo trimestre 2019).

Gli esiti su scala nazionale e per la regione Lazio disaggregati per province, sono riportati nella tabella successiva:

Tab.3 - Movimento Totale delle imprese presso il Registro Imprese camerale. Lazio e province.

 

 

LA PROVINCIA DI FROSINONE

A fine settembre 2021 in provincia di Frosinone risultano 49.198 imprese registrate, delle quali 40.453 attive (82,2% del totale). Ammontano a 457 le nuove iscrizioni (pari ad un tasso di natalità dello 0,93%, in decelerazione rispetto all’1,12% riferito al 2020 e più prossimo all’1% riferito all’analogo periodo pre-covid), a fronte di 270 cessazioni non d’ufficio (per un indice di mortalità dello 0,55%, in netta contrazione rispetto allo 0,74% dell’analogo periodo pre-covid). Il bilancio trimestrale è positivo per 187 unità in più, in rallentamento rispetto allo scorso anno (+261 imprese), ma in significativo avanzo rispetto all’analogo periodo pre-covid (+126 unità nel III trimestre 2019). Il tasso di crescita si attesta al +0,38%, in netta accelerazione rispetto alle dinamiche riferite al terzo quarto 2019 ( +0,26%).

Di seguito la tabella riepilogativa, riferita al III trimestre di ogni anno a partire dal 2011, delle iscrizioni e cessazioni e relativi tassi di natalità, mortalità e crescita riferiti alla provincia di Frosinone:

Tab. 4 - Serie storica delle iscrizioni, delle cessazioni e dei relativi tassi per il III Trimestre dell’anno a  Frosinone 

Il grafico seguente illustra le evidenze quantitative sopra esposte:

Graf.2 - Andamento del saldo Totale Imprese. Serie storica III trimestre Frosinone

Come già evidenziato su scala nazionale, gli esiti algebrici sopra descritti restituiscono un quadro in cui le costruzioni dominano le dinamiche, atteso che nei primi nove mesi spiegano oltre 1/3 del saldo complessivo e a significativa distanza riemergono le attività commerciali, che realizzano un avanzo inedito nel precedente biennio, caratterizzato da bilanci in rosso per la gran parte riferibili alla componente al dettaglio. Al riguardo, come già evidenziato su scala nazionale, la determinante nel corso del 2021 è il ritorno all’espansione delle attività al dettaglio trainate delle vendite on-line (+40 unità, +18% la variazione dello stock); inoltre, si segnala la dinamica negativa della componente ambulante, che nel frusinate ha una presenza storicamente significativa (rappresentando oltre il 20% dei dettaglianti, a fronte del 16% a Latina).

Il dato cumulato fino a settembre conferma il ritorno ad una maggiore vivacità dei “Servizi di alloggio e ristorazione”, grazie al rimbalzo estivo della “Ristorazione” che determina l’inversione della rotta negativa registrata fino a giugno, mentre la componente dei “Bar ed esercizi simili(pub, birrerie, enoteche..) conferma un ulteriore avanzo trimestrale seppur più contenuto rispetto ai valori maturati fino a giugno.

Si conferma, inoltre, la maggiore vivacità delle “Attività di professionali, scientifiche e tecniche” che mostrano un’accentuazione più marcata, anche se confrontata con i valori pre-covid, soprattutto nei segmenti della “Consulenza d’impresa” e della “Pubblicità e ricerche di mercato”, in linea con le dinamiche evidenziate su scala nazionale.

Tab. 5 - Movimento delle imprese presso il Registro camerale per ramo di attività - Frosinone

Altrettanto, le “Attività finanziarie e assicurative” mettono a segno fino a settembre un deciso rimbalzo, trainate dalle figure degli Intermediari, agenti e mediatori (+4,62% la variazione dello stock). L’Industria mostra un bilancio positivo nei primi nove mesi grazie ai maggiori avanzi della Trasformazione alimentare, dell’industria metallifera e della “Fabbricazione di mobili”, mentre l’Agricoltura contiene la perdita.

 

L’ARTIGIANATO IN PROVINCIA DI FROSINONE

A fine settembre le imprese artigiane del frusinate ammontano a 8.802, pari al 21% del totale imprese operanti nella provincia, considerate al netto del comparto agricolo. Il saldo trimestrale tra le 100 iscrizioni e le 71 cessazioni non d’ufficio determina un avanzo di 29 unità, in linea con i valori pre-covid (a fronte delle 58 unità aggiuntive riferite all’analogo periodo dell’anno precedente).

Il valori cumulati riferiti ai primi nove mesi mostrano un complessivo deciso rimbalzo, attestandosi la variazione dello stock al +1,02% (+0,84% e -0,81% le variazioni percentuali rispettivamente da gennaio e settembre 2020 e 2019), che si realizza in misura più significativa fino a giugno, rilevandosi nel periodo estivo una performance più in linea con le dinamiche pre-pandemiche.

Tab. 6 - Movimento delle imprese artigiane presso il Registro camerale per ramo di attività - Frosinone

Di fatto, i maggiori avanzi riferiti ai primi ¾ dell’anno sono appannaggio quasi esclusivo dell’edilizia.

 

LA PROVINCIA DI LATINA

L’universo imprenditoriale della provincia conta al 30 settembre 58.005 unità registrate delle quali 47.621 attive, pari all’82%. Complessivamente ammontano a 611 le iscrizioni (pari ad un tasso di natalità dell’1,05%, in decelerazione rispetto all’1,12% riferito al 2020 ed all’1,19% riferito all’analogo periodo pre-covid); più sostenuto il rallentamento delle cessazioni: 386 le unità cancellate, per un tasso di mortalità (0,67%, a fronte del precedente 0,76%, pari a 439 cancellazioni nel corso del III trimestre 2020) che si mantiene a notevole distanza dai valori pre-covid (0,93% nel III trimestre 2019). Si realizza dunque un avanzo di 225 unità, per un tasso di crescita che si attesta al +0,39% (a fronte del +0,36% riferito al terzo trimestre dell’anno precedente; +0,25% nel terzo quarto del 2019).

Di seguito la tabella riepilogativa, riferita al III trimestre di ogni anno a partire dal 2011, delle iscrizioni e cessazioni e relativi tassi di natalità, mortalità e crescita riferiti alla provincia di Latina:

Tab. 7 - Serie storica delle iscrizioni, delle cessazioni e dei relativi tassi per il III Trimestre dell’anno a Latina 

Il grafico seguente illustra le evidenze quantitative sopra esposte:

Graf. 3 - Andamento del saldo Totale Imprese. Serie storica III trimestre Latina

In linea con le dinamiche nazionali, anche a Latina nella terza porzione d’anno le Costruzioni proseguono la “corsa” (+235 unità da gennaio a settembre, +3,19% la variazione dello stock, in deciso rimbalzo rispetto al biennio precedente). In ulteriore accelerazione inoltre le attività turistico-ricettive, il cui maggior dinamismo è attribuibile alla Ristorazione, che mostra un bilancio nei primi nove mesi in decisa accelerazione rispetto al biennio precedente (+111 unità, a fronte rispettivamente +16 e +79 imprese nel 2020 e 2019); diversamente la performance dei pubblici esercizi torna intorno alla “crescita zero”, confermando le maggiori criticità emerse con la pandemia. Le attività commerciali sostengo il passo, per un avanzo fino a settembre di 122 unità, a fronte dei valori negativi riferiti al biennio precedente; a sostenere tale crescita sono in primis le vendite on-line (+46 unità, +15% la variazione dello stock, in decisa crescita anche rispetto ai valori pro-covid: +30 tra gennaio e settembre 2019).

Tab. 8 - Movimento delle imprese presso il Registro camerale per ramo di attività - Latina

Infine, l’Agricoltura, dopo aver recuperato le perdite riferite al primo quarto, prosegue su un sentiero positivo seppur non vivace; mentre l’Industria si mantiene complessivamente in area negativa, pur contendo il calo. Al riguardo, la metà della sottrazione complessiva (-29 unità) è attribuibile alla componente artigiana dei segmenti alimentare e tessile.

 

L’ARTIGIANATO IN PROVINCIA DI LATINA

Per quanto attiene il comparto artigiano, a fine settembre le imprese registrate all’Albo sono 8.852, pari al 18,2% dell’intero tessuto imprenditoriale (considerato al netto delle imprese agricole).

Il bilancio trimestrale positivo per 27 unità (a fronte della sottrazione di 2 unità riferite all’estate 2020; +35 il valore pre-covid) è ottenuto dalla differenza tra le 110 iscrizioni, in decisa crescita tendenziale, e le 83 cessazioni, in rallentamento rispetto all’analogo periodo dello scorso anno.

Il valori cumulati riferiti ai primi nove mesi mostrano un complessivo deciso rimbalzo, attestandosi la variazione dello stock al +1,33% (-0,61% e -0,01% le variazioni percentuali rispettivamente da gennaio e settembre 2020 e 2019), in decisa controtendenza rispetto al biennio precedente e quasi esclusivamente determinata dal rimbalzo dell’edilizia. Diversamente, come già evidenziato, la manifattura artigiana conferma un bilancio dei primi ¾ di anno in area negativa.

Tab. 9 - Movimento delle imprese artigiane presso il Registro camerale per ramo di attività - Latina

Nonostante l’ultima trimestrale sottotono, i valori cumulati fino a settembre confermano la maggiore vivacità delle “Altre attività di servizi”, alimentata in primis dalla ritrovata vivacità del segmento dei “Tatuaggi e piercing”, seguono i “Servizi alla persona” (manicure e pedicure e parrucchieri).

Per chiudere l’analisi, si riporta di seguito il quadro sintetico riferito alle ulteriori disaggregazioni del tessuto imprenditoriale per tipologia di impresa. Il confronto territoriale e di seguito illustrato:

Tab. 10 - Movimento delle imprese femminili, straniere e giovanili  presso il Registro camerale

Si mantiene sostenuta la crescita della componente femminile a tutti i livelli territoriali, anche rispetto all’analogo periodo no-covid, con l’unica eccezione del frusinate che mostra un passo in contenimento in termini tendenziali, risultando comunque superiore ai valori riferiti all’estate 2019. Altrettanto, si mantiene vivace la componente delle imprese straniere, influenzata dalla dinamica positiva delle costruzioni.

Con riferimento alle imprese giovanili si conferma la crescita più marcata su scala nazionale e regionale, con valori che rimangono superiori alle dinamiche pre-covid anche in provincia di Latina, mentre nel frusinate si evidenzia un leggero rallentamento tendenziale anche rispetto all’estate 2019.

 
Ultima modifica
Gio 11 Nov, 2021