Osserfare - I Dati Movimprese III trimestre 2025

Le crescenti incertezze dovute alle tensioni geopolitiche continuano a determinare turbolenze dei mercati in un contesto europeo in indebolimento e appesantito dalle difficoltà della Germania e della Francia; in tale quadro, con la distensione delle politiche monetarie della BCE, le attese sono di un crescendo degli effetti positivi sul costo del credito per le famiglie e per le imprese.

La revisione al ribasso del PIL acquisito per il 2025, certificata dall’Istat, conferma una crescita modesta, su cui pesa la debolezza dei consumi condizionata dal clima di incertezza che si è andato accentuando; parimenti, le performance dell’industria sono complessivamente sotto tono, con l’eccezione del farmaceutico che ha beneficiato dell’accelerazione delle esportazioni determinata dal pressing delle misure protezionistiche USA.

Con riferimento alla demografia d’impresa, gli esiti algebrici riferiti alla terza porzione d’anno restituiscono su scala nazionale 16 mila e 920 unità aggiuntive, che risultano più numerose rispetto allo scorso anno (+0,29% il tasso di crescita, a fronte del +0,26% dell’analogo periodo dello scorso anno); tale performance beneficia del contenimento delle cessazioni (la sottrazione è inferiore di 3 mila unità, -6,4%) che si realizza in misura più accentuata rispetto alla più leggera decrescita delle iscrizioni (-2,1%).

In un quadro in cui tutte le regioni mostrano dinamiche positive, nella relativa graduatoria per tasso di crescita, il Lazio si conferma al 1° posto (+0,49% il tasso di crescita, a fronte del +0,29% nazionale), seguito dalla Sicilia (+0,45%) e, a significativa distanza, dalla Lombardia (+0,35%). Il bilancio nei territori di Frosinone e Latina è positivo per 298 imprese (a fronte delle 570 aggiuntive del terzo trimestre dello scorso anno), frutto di un turnover imprenditoriale più contenuto determinato dal rallentamento più accentuato delle iscrizioni.

Tab.1 - Movimento Totale delle imprese presso il Registro Imprese camerale. Lazio e province

La performance è pressoché dimezzata in entrambe le province, con una decelerazione tendenziale maggiore nell’area pontina (+0,28% il tasso di crescita, a fronte del +0,59% targato III trimestre dello scorso anno) dove, al rallentamento delle iscrizioni di poco più di un quinto, si associa una dinamica delle cessazioni che non si discosta significativamente dagli esiti dell’estate 2024; diversamente, nel Frusinate al minore sprint delle nuove aperture (-26%), si associa un ritmo delle cessazioni anch’esso in contenimento (-14%). Nell’area pontina e nel Frusinate, il differenziale rispetto alla trimestrale della scorsa estate è determinato dal venire meno del contributo molto positivo dell’agricoltura, che aveva beneficiato delle risorse del PSR; d’altro canto, le costruzioni tornano a mostrare la maggiore vivacità in entrambe le province.

Tab.2 - I primi segmenti di attività in ordine decrescente del saldo dello stock – III Trim

Il commento del Presidente Giovanni Acampora

Il fattore più critico per chi fa impresa è la crescente difficoltà di previsione che, nell’attuale scenario, ha caratterizzato anche le scelte di breve periodo. Le incognite e la variabilità del clima economico, condizionato fortemente dalle misure protezionistiche USA, stanno determinando un nuovo assetto degli scambi internazionali con effetti sulla crescita economica del nostro Paese e dei nostri territori la cui contabilizzazione è ancora prematura.

La Camera di Commercio, anche attraverso la sua Azienda Speciale Informare, continuerà con il suo impegno insieme con le Associazioni di categoria per offrire alle imprese del Basso Lazio strumenti, competenze e risorse che stimolino la crescita, l’innovazione, la formazione e l’internazionalizzazione che sono gli asset indiscutibili per lo sviluppo dei nostri territori e del tessuto produttivo che oggi è sempre più alle prese con le sfide delle transizioni digitale e green”.

Ultima modifica
Lun 20 Ott, 2025